La fotografia è un segreto che parla di un segreto. Più essa racconta, meno è possibile conoscere.

venerdì 9 novembre 2007

“MUSICA DEI POPOLI” :l'ombellico del momdo

Quante volta ci è capitato di immaginare un luogo in cui tutte le razze potessero esprimersi liberamente, povero di convenzioni e pregiudizi, nel quale ogni individuo è se stesso e in quanto tale va rispettato perché frutto di un’esperienza personale e individuale di cui possiamo solo fare tesoro. Tutto questo è “Musica dei popoli” perché tutto questo è sempre stata la flog; spazio nel quale si svolge questa iniziativa.
“Musica dei popoli” in collaborazione con la F.L.O.G. è senza dubbio un evento storico per il popolo fiorentino che dopo trent’anni di attività è diventato un appuntamento di risonanza mondiale. Nato nel 1979, viene concepito per divulgare la conoscenza delle musiche popolari di tutto il mondo. Importando per primo i suoni di gruppi asiatici, latinoamericani, africani ed europei in genere, ha contribuito a diffondere un dialogo fra i popoli di tutto il mondo ribadendo il concetto di “relativismo etnico”. La musica non è solo divertimento ma cultura ed è anche per questo motivo che tale iniziativa ha ottenuto un riconoscimento dalla Farnesina e il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.”Musica dei popoli” è riuscita nel suo intento di far conoscere a tutti i suoni, le armonie e le usanze di tutti. E’ un festival internazionale in ogni suo aspetto: gli artisti che si esibiscono vengono da tutto il mondo, il pubblico che assiste è eterogeneo in quanto a nazionalità e di alcuni spettacoli si è parlato nei più famosi quotidiani d’oltralpe. Dal folk-revival degli anni settanta, alla world music degli anni ottanta, al neotarantismo degli anni novanta. HABIB KOITE’, DOBET GNAHORE’, VUSI MAHLASELA, URNA con TRIO CHEMIRANI, gli ARMIRE’, PETRONA MARTINEZ, MIMMO CUTICCHIO, DEE DEE BRIDGWATER.
“Musica dei popoli” ci offre la possibilità di vivere forti e indimenticabili emozioni in un’atmosfera rilassata e fraterna in cui realmente, anche se per poco, si può credere di essere uniti e felici.

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